Si rivolge alla salute della donna con l’obiettivo di promuovere
l’informazione e la prevenzione e la cura delle principali patologie femminili.
Lo screening per la prevenzione e diagnosi precoce dei tumori della mammella riguarda tutte le donne dai 45 ai 74 anni.
Secondo la letteratura e l’esperienza internazionale, infatti, è questa la fascia di età che può ottenere i maggiori benefici da un programma di prevenzione che, grazie alla mammografia, permette la diagnosi precoce di eventuali tumori alla mammella.
All’interno del programma, la mammografia e gli eventuali accertamenti successivi sono parte del protocollo.
Il programma si fa carico di garantire la continuità del percorso di diagnosi e delle eventuali cure, favorendo, quando è necessario intervenire, trattamenti chirurgici conservativi.
La Visita Senologica è il primo “step” del percorso preventivo.
La prestazione sara’ garantita dal Dott. Cosimo D’Amico Senologo Chirurgo-Oncologo
(già Direttore U.O. Senologia- IRCCS Oncologico Bari)
L’ecografia mammaria bilaterale con la mammografia sono gli esami mirati della mammella e divengono i più efficaci per diagnosticare precocemente i tumori al seno.
Quali sono le modalità del test mammografico?
A seguito della visita si prosegue con l’ecografia e poi con la mammografia, esami che vengono effettuati nell’ambulatorio radiologico di riferimento. Qui (per la mammografia) la donna viene invitata ad appoggiare una mammella per volta su un piano e a seguire le istruzioni del personale specializzato. La mammella viene leggermente compressa e vengono eseguite le radiografie sia in senso orizzontale che verticale. L’esame è rapido (10 – 15 minuti), non doloroso, anche se alcune donne lamentano un certo fastidio legato alla compressione del seno, operazione indispensabile per ottenere immagini di migliore qualità.
Perché sottoporsi a questo esame?
Perché permette di individuare eventuali lesioni di piccole dimensioni, ancor prima che le si possa sentire al tatto.
A che età e con quale frequenza si fa la mammografia?
Per estendere i benefici della diagnosi precoce che si sono dimostrati fin dall’avvio del programma di screening (dal 1996), dall’1 gennaio 2010 il programma è esteso a nuove fasce di età partendo dalla visita senologica.
La mammografia ora viene proposta: ogni anno alle donne dai 45 ai 49 anni, ogni due anni alle donne dai 50 ai 74 anni.
Quanto costa?
La Locazione Servizi Sanitari a Bari (080 5237302) propone così come per gli eventuali accertamenti diagnostici successivi a tariffe accessibili anche con offerte combinate con la visita senologica e l’ecografia a costi contenuti.
La mammografia e l’ecografia sono dolorose o pericolose ?
Poiché per eseguire bene l’esame bisogna comprimere le mammelle, alcune donne provano un certo fastidio, che però dura solo pochi attimi. La quantità di raggi X utilizzati nella mammografia è molto bassa, grazie anche alle apparecchiature moderne utilizzate e controllate costantemente. Quindi, i rischi ipotetici sono trascurabili e, in ogni caso, di gran lunga inferiori ai vantaggi della prevenzione . L’ecografia non comporta alcun rischio.
Dopo quanto tempo e con quali modalità viene comunicato l’esito?
La mammografia viene valutata separatamente sia da medici senologi durante la visita (pre e post) che da medici radiologi per garantire una maggior accuratezza nella diagnosi. Questa doppia valutazione non allunga i tempi di risposta ma rassicura la certezza dell’ esito. Se l’esito è negativo, se cioè non evidenzia problemi, la risposta è comunicata entro 24 ore.. Se la mammografia fornisce un esito positivo o dubbio, la donna viene ricontattata telefonicamente per programmare con il suo medico di base le eventuali cure successive.
Quali sono i limiti della mammografia?
La mammografia, come tutte le tecniche diagnostiche, ha limiti legati alla metodica stessa, per difficoltà di interpretazione delle caratteristiche del tessuto della mammella o perché la lesione è talmente piccola da non essere riconoscibile dal mammografo. Grazie al costante monitoraggio della qualità tecnica e della lettura, quando è presente un tumore, anche molto piccolo, nell’80% circa dei casi viene rilevato. È raro (circa 1 donna ogni 1.500 che fanno la mammografia), ma tuttavia è possibile che, dopo una mammografia dall’esito negativo e prima del controllo successivo, si possa sviluppare un “tumore di intervallo”. È dunque molto importante, per ogni donna, prestare attenzione ad eventuali cambiamenti del seno nell’intervallo di tempo tra due esami mammografici e riferirli tempestivamente al proprio medico di fiducia. E’ anche possibile ed inevitabile che si scoprano tumori molto piccoli ma a lenta crescita (circa il 10%) che non avrebbero fatto in tempo a mettere a rischio la salute della donna; purtroppo non si hanno tecniche che permettano di discriminare fin dall’inizio quali tumori progrediscono e quali no.
Per Informazioni, chiarimenti e prenotazioni la Segreteria LSS “Accettazione Pazienti “rimane a Vostra disposizione dal lunedì al giovedì: dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 15.30 alle 19.00 anche telefonando al numero : 080 5237302